Il nuovo Governo tra crisi energetica e tensioni geopolitiche

Pubblicato il 12/11/2022 in Editoriali

Il nuovo Governo tra crisi energetica e tensioni geopolitiche

Il nuovo Governo dovrà affrontare una congiuntura complessa, anche per il mondo dei trasporti.
Fra tensioni geopolitiche e crisi energetica, le previsioni di crescita per il nostro Paese sono ancora ridotte, ma il mondo della logistica potrebbe giocare un ruolo chiave per la ripresa.

Per farlo, bisognerà sfruttare al meglio le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ma anche quelle che, grazie al PNRR, sono state liberate e potrebbero essere allocate su infrastrutture strategiche per il settore.
I dossier aperti per rendere il mondo dei trasporti e della logistica più efficiente e competitivo sono tanti: da quello sulla transizione ecologica del settore – che dovrà necessariamente puntare sulla sostenibilità ambientale ma anche su quella economica e sociale -, agli interventi per fronteggiare il caro carburanti; dallo sviluppo dell’intermodalità, grazie al potenziamento di ferrovia e trasporti marittimi, alla difesa del principio europeo di
libera circolazione delle merci (vedi il caso Brennero), con un’attenzione sempre maggiore ai temi della sicurezza e della formazione. Anche per avvicinare il mondo dei giovani a un settore che ha bisogno, in Italia, di circa 20mila nuovi autisti.

Su tutto, però, c’è le necessità di un confronto efficace, pratico e costruttivo tra governo e associazioni di
categoria del settore per riportare l’Italia, e le imprese italiane, a un primato messo in discussione negli anni.
Anche perché – non dimentichiamolo – la logistica, le grandi infrastrutturazioni stradali, l’intermodalità, sono nate,
oltre duemila anni fa, proprio da queste parti.

da Rivista Tir 253 – novembre 2022