Obiettivo intermodalità
Pubblicato il 14/5/2018 in Editoriali
Nel pieno dei cambiamenti che sta vivendo tutto il mondo dei trasporti, una delle certezze è che l’evoluzione del trasporto merci poggia sull’intermodalità. L’obiettivo è quello di creare un sistema unico, armonico e quindi sostenibile sia dal punto di vista economico sia ambientale. L’uso combinato delle diverse modalità significa infatti ottimizzare e scegliere in maniera più efficace sulla base delle diverse esigenze di movimentazione delle merci. In questa ottica una sicura evoluzione è quella lanciata dal Polo Mercitalia con il servizio di Alta Velocità e Alta Capacità ferroviaria che partirà a ottobre: un servizio che si coniugherà con il trasporto su gomma, il cui ruolo resta centrale e indispensabile nel sistema logistico e infrastrutturale italiano. L’intermodalità richiede una intesa e un confronto tra tutti i soggetti interessati, anche per affrontare uniti crisi come quella del Brennero.
È anche con questo scopo che in Italia è nato il Partenariato per la logistica e i trasporti, uno strumento presieduto dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti per favorire il dialogo fra i principali attori, istituzionali e privati, del settore e per definire politiche e strategie di intervento comuni. Ma è necessario fare di più anche sul fronte delle infrastrutture. Incidenti come quello di Rastatt, che la scorsa estate ha causato un blocco dei collegamenti in tutta Europa e perdite quantificabili in circa due miliardi, ci hanno insegnato infatti che siamo sempre più un sistema continentale di vasi comunicanti. In cui è fondamentale mantenere l’equilibrio.
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