Nuove sfide per l’autotrasporto

Pubblicato il 27/11/2021 in Editoriali

Nuove sfide per l’autotrasporto

Il mondo dell’autotrasporto è alle prese con una nuova sfida.  Le cause sono molteplici e di difficile risoluzione nel breve termine, anche con il massimo impegno della politica.

Negli ultimi mesi, il prezzo delle materie prime per l’energia è infatti cresciuto progressivamente fino a toccare soglie preoccupanti. Basti pensare che l’anno termico, che inizia il 1° ottobre, è stato inaugurato in Europa con la cifra record di 100 euro per megawattora.

Ovviamente tutto questo si riflette sul costo dei carburanti e quindi anche sui prezzi dei trasporti. Ma non solo. Nelle ultime settimane si registra anche un aumento dei prezzi dell’AdBlue, l’additivo antismog fondamentale per i veicoli Euro 5 ed Euro 6.

La cosiddetta energy crunch ha radici sia contingenti, come la forte ripresa della produzione dopo i vari lockdown mondiali che ha fatto salire la richiesta di energia, sia più strutturali.

Quest’anno, ad esempio, l’energia prodotta dalle rinnovabili è stata inferiore, causando maggiore richiesta di petrolio e di gas. Per il gas, in particolare, l’Unione europea dipende quasi totalmente dalle importazioni dall’estero, con la Russia che ha la possibilità di aprire e chiudere i rubinetti anche a scopo politico.

C’è poi la questione climatica; squilibri che causano necessità di maggior energia per combattere estati particolarmente afose e inverni troppo freddi.

Insomma un quadro complesso da affrontare, anche dal punto di vista politico. Le conseguenze però come al solito ricadono verso il basso, a partire dalle aziende.
In questo contesto, quindi, qualunque ipotesi di taglio dei rimborsi sulle accise per il carburante per l’autotrasporto, pur ventilato nei giorni scorsi, rischierebbe di creare ulteriori, drammatici, problemi alla categoria.

da Tir 243 – novembre 2022