Garantire la sicurezza delle aree di sosta per i mezzi di trasporto
Pubblicato il 20/10/2021 in Editoriali
La sicurezza delle aree di sosta è un tema cardine nelle politiche europee sull’autotrasporto.
E lo è anche per l’Italia, come dimostrano le iniziative messe in campo dal Ministero delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili.
Dallo scorso anno, infatti, l’Albo Nazionale degli Autotrasportatori è impegnato nel progetto Pass4Core, nato sotto l’egida della Ue per migliorare la nostra rete di parcheggi per tir secondo precisi standard. E proprio
recentemente è stato siglato un protocollo, della durata di tre anni, con RAM e Sogesid per progettare e sviluppare aree sicure e protette in Italia.
Lavorare su questo tema vuol dire garantire agli autisti zone di sosta confortevoli per consentire loro un riposo adeguato e migliorare le condizioni di vita. Significa, allo stesso tempo, estendere il concetto di sicurezza, anche per dare maggior appeal ad un lavoro che negli ultimi tempi sta perdendo la sua attrattività verso le nuove generazioni.
Senza contare che le condizioni incerte di alcuni parcheggi rappresentano una minaccia per le merci con pesanti ripercussioni economiche su tutta la filiera. Si pensi che nella sola Unione europea si stimano perdite da 8,2 miliardi di euro l’anno a causa dei furti ai tir.
Questioni che meritano, pertanto, la massima attenzione.
Per questo, la Ue ha agito anche su un nuovo fronte con un bando per un finanziamento da 100 milioni di euro nell’ambito del Connecting Europe Facility (il fondo per investimenti infrastrutturali in tutta l’Unione), per iniziative di mobilità sicura che comprendono anche aree di sosta per i mezzi pesanti.
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