Amazon entra nel mercato dell’alimentare fresco
Pubblicato il 19/7/2017 in Editoriali
È una notizia passata un po’ in sordina sui media italiani, ma non sulle principali testate economiche europee. Basti pensare che il Financial Times via ha dedicato l’apertura del suo approfondimento settimanale.
Stiamo parlando dell’acquisizione da parte di Amazon della catena di supermercati americani bio Whole Foods per la “modica” cifra di 14 miliardi di dollari.
Amazon, il supermercato digitale che ha rivoluzionato le abitudini di acquisto prima degli americani e poi degli europei (per il mercato asiatico ci pensa Ali Babà), entra così nel mondo “reale” e si lancia in un mercato, quello dell’alimentare fresco bio, con grandi prospettive di crescita.
Il tutto proprio mentre il modello dell’ipermercato generalista è in profonda crisi: basti pensare che Carrefour ha attivato in Italia le procedure per la messa in mobilità di 620 lavoratori e la chiusura di 3 ipermercati.
Quali saranno le ricadute di queste grandi trasformazioni in atto per il mondo dei trasporti e della logistica? È un tema su cui sarebbe opportuno cominciare a interrogarsi.
Nel corso di un incontro organizzato lo scorso autunno a Cernobbio, il responsabile italiano della logistica di Amazon aveva espressamente escluso la discesa in campo del colosso di Seattle nel settore dei trasporti. Ma oggi, alla luce delle espansioni di Amazon, è ancora così? Gli operatori dell’ecommerce, che tra breve detteranno legge anche nel mercato della distribuzione alimentare, continueranno a utilizzare corrieri, cooperative e flotte di padroncini più o meno indipendenti o internalizzeranno i processi di trasporto e logistica?
In ogni caso prepariamoci ad evoluzioni profonde in cui, come sempre, il mondo del trasporto e della logistica sarà il cardine fondamentale. Nel bene o nel male.
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