Aspettando la ripresa…i trasporti non si fermano
Pubblicato il 10/4/2020 in Editoriali
È un tempo eccezionale quello che stiamo vivendo. Ed eccezionali sono le risposte di cui c’è bisogno e le forze in campo che bisogna attivare per pensare a una ripresa. Anche economica. Oltre allo stato di salute dei nostri connazionali ciò che preoccupa, infatti, sono i dati riferiti alla nostra produttività. Con buona parte delle attività bloccate e senza un termine certo per rimettere in moto il sistema, le prospettive sono preoccupanti. Per tutti. Gli scenari descritti da centri studi e analisti parlano di una recessione profonda causata dal doppio blocco della domanda e dell’offerta. Una miscela esplosiva per il settore dei trasporti che, più di altri, risente di entrambe le contrazioni. A questo vanno aggiunte le difficoltà oggettive che colpiscono le imprese, oltre al prevedibile calo di fatturato. Parliamo dei lunghi tempi di attesa alle frontiere, di viaggi a vuoto, di costi che salgono. Se è vero che alcuni segmenti legati ad alimentari e farmaceutico, in questa fase, vanno avanti a una velocità più intensa, tutto il resto è infatti sostanzialmente fermo.
I provvedimenti del Governo rappresentano una soluzione temporanea, ma quello che chiedono le associazioni di categoria e su cui sta lavorando l’esecutivo è una maggiore liquidità; una soluzione di più ampio respiro per cui sarà necessario un intervento risolutivo dell’Unione europea.
Non ci stancheremo di ripetere quanto questa filiera, che impiega 1 milione e mezzo di persone e produce circa il 9% del Pil del Paese, sia fondamentale. E mai come ora lo ha dimostrato garantendo, con tutte le difficoltà del caso, la prosecuzione della catena degli approvvigionamenti e permettendo a tutti noi di soddisfare bisogni anche non essenziali.
da Tir 225 – aprile 2020
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