Attenzione per l’ambiente ed efficienza dei trasporti

Pubblicato il 12/10/2019 in Editoriali

Attenzione per l’ambiente ed efficienza dei trasporti

Mai come in queste ore il tema dell’ambiente è stato predominante nel dibattito politico e in quello pubblico. Come se, nel giro di poche settimane, fosse evidente anche ai meno attenti che il mondo che ci ospita stia vivendo un pericolo imminente.

In realtà, i cambiamenti climatici e la qualità dell’aria sono questioni con cui da tempo si confrontano istituzioni e settori produttivi. Ben prima di Cop21, l’Unione europea aveva varato un’agenda chiara per ridurre le emissioni nocive, con un piano dettagliato che coinvolge naturalmente anche il mondo dei trasporti. In questo momento carico di aspettative, quindi, è bene fermarsi e fare un po’ di chiarezza per non rischiare di alimentare discussioni improduttive.

Come rilevato dall’Ispra, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, ossia il braccio operativo del ministero dell’Ambiente, quando si parla di inquinanti bisognerebbe sottolineare come non tutti producano gli stessi effetti. In tema di qualità dell’aria, il settore più colpevole è certamente quello del riscaldamento domestico. Il mondo dei trasporti su strada, invece, risulta responsabile del 10% delle polveri mentre per gli ossidi di azoto c’è stata una riduzione del 65% dal 1990. Non si registrano purtroppo gli stessi dati positivi per le emissioni climalteranti, in particolare per i gas serra. In questo caso, però, c’è ancora molta disinformazione, soprattutto quando si parla di diesel: un tipo di alimentazione che vive una fase di forte demonizzazione ma che in realtà, nelle sue versioni più recenti, rappresenta ancora una soluzione valida in vista di una futura transizione elettrica.

da Tir 219 – Ottobre 2019