Per l’Italia il banco di prova della mobilità europea
Pubblicato il 18/6/2018 in Editoriali
Anche l’Italia dei trasporti si appresta a entrare in una nuova fase politica. Importante e decisivo è il compito a cui è chiamato il neo ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli. Nell’agenda del suo dicastero compaiono infatti temi chiave per il settore – e per l’economia del Paese – come quello dell’intermodalità, del dumping sociale, della crescita delle imprese e dell’occupazione nel settore. Nel corso del passaggio di consegne col predecessore Graziano Delrio, Toninelli ha sottolineato che l’apporto professionale e l’esperienza del personale e dei collaboratori del ministero saranno fondamentali per svolgere questo compito.
Non meno rilevante è il ruolo che il nostro Paese dovrà continuare a svolgere sul fronte comunitario, considerando i numerosi cambiamenti in atto in tutta la mobilità europea. In questa prospettiva, va ricordata la votazione da poco attuata dalla Commissione Trasporti dell’Europarlamento sulle questioni inserite nel primo Pacchetto Mobilità, approvando alcune proposte di modifca alle regole sui tempi di guida e di riposo, sul cabotaggio, sul distacco transnazionale. Temi al centro del mondo dell’autotrasporto su cui l’Italia, assieme ad altri Paesi europei, conduce da tempo una battaglia per rendere il mercato più equo ed equilibrato. In attesa che queste norme completino il loro iter legislativo, altre emergenze attendono una risposta: a cominciare dalla crisi del Brennero da cui dipende il futuro di una parte delle esportazioni italiane.
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