Riprendere il dialogo.

Pubblicato il 15/10/2013 in Editoriali

Riprendere il dialogo.

Mentre chiudiamo questo numero di Tir, il Governo delle larghe intese incassa la necessaria fiducia parlamentare per poter proseguire nel suo cammino e nel suo obiettivo: rimettere in moto l’Italia.

La crisi degli ultimi giorni ha di fatto paralizzato l’attività di concertazione con il mondo sindacale e associativo, aprendo la strada ad alcuni provvedimenti che colpiscono duramente le famiglie e le imprese italiane, a cominciare proprio da quelle dell’autotrasporto. L’aumento di un punto percentuale dell’Iva, ma anche la partenza obbligata del Sistri, toccano da vicino imprese già stremate dalla crisi economica e che ora si aspettano da questo ulteriore sacrificio un effettivo ritorno in termini di stabilità e prospettive.

Sulla vicenda Sistri c’è poco da aggiungere a quanto già detto negli ultimi anni. La notizia positiva è che il Governo ha recepito alcune importanti istanze del mondo associativo: come l’estensione anche ai vettori esteri delle norme previste dal Sistri, o lo slittamento di tre mesi delle sanzioni, per dare tempo alle imprese di mettere a punto e rodare il sistema. Noi monitoreremo con attenzione queste prime settimane di partenza del Sistri per dare voce alle difficoltà registrate dalle aziende, alle prese con un sistema che ha dimostrato negli anni tutte le sue lacune. Così come stiamo dando massima attenzione alle vicende legate al Fondo di Garanzia per l’autotrasporto, per il quale si è in attesa del decreto applicativo da parte del Mise.

In redazione sono già arrivate decine di segnalazioni sul mancato riconoscimento del Fondo da parte di alcune filiali di istituti bancari, segnalazioni che abbiamo puntualmente girato al rappresentante per l’autotrasporto all’interno del Fondo.

A partire dal prossimo numero di Tir contiamo di aprire un vero e proprio sportello pubblico di raccolta e segnalazione di queste criticità, che rischiano di minare uno strumento importante per il rilancio del settore dell’autotrasporto, con il coinvolgimento dei funzionari interessati. La paralisi della politica si è in qualche modo riverberata anche sulle attività sindacali e istituzionali, che con la ripartenza di inizio ottobre potrebbero ora avere una nuova spinta.

In cantiere c’è sempre il tavolo di confronto tra Associazioni e Governo, sollecitato in queste settimane da Unatras e Anita, ma anche quello con la committenza, che da un periodo di stabilità politica e un governo di legislatura potrebbero avere nuova linfa. Gli argomenti da affrontare sono noti: costi minimi di sicurezza, controlli, ma anche un nuovo ruolo e nuovi compiti per l’Albo degli Autotrasportatori.

da Rivista Tir n.164/ottobre 2013