L’impegno per un futuro pulito

Pubblicato il 20/11/2015 in Editoriali

L’impegno per un futuro pulito

Lavoro di squadra e impegno comune: è così che si affrontano le questioni importanti. Ed è così che i rappresentanti del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e della Presidenza del Consiglio dei ministri sembrano aver operato assieme alla Presidenza dell’Albo degli Autotrasportatori e alle associazioni di categoria durante l’ultimo incontro dello scorso 5 novembre; un incontro che ha fornito risposte concrete per rendere più competitivo il settore con un pacchetto di otto punti da presentare in vista della prossima finanziaria. Si va dai 250 milioni di euro di risorse per l’autotrasporto ai rimborsi delle accise sul gasolio autotrazione ai 15 milioni di euro per rifinanziare la Sezione autotrasporto del Fondo di Garanzia delle Pmi; dai nuovi incentivi per l’intermodalità e per il rinnovo del parco veicoli con mezzi di nuova generazione ai provvedimenti per garantire migliori controlli sul cabotaggio.
Insomma: un pacchetto di interventi che ha nell’ambiente un denominatore unico.Ma l’accordo propone anche di rinforzare le deduzioni per le spese non documentate delle piccole imprese e, ultimo ma non meno importante, un consistente intervento per chi opera nei trasporti internazionali, prevedendo riduzioni sino all’80% del costo del lavoro. La palla ora passa al Governo, per valutare le coperture economiche, ma ciò che è accaduto è, comunque, un evento degno di nota per quel che riguarda i problemi più stringenti dell’autotrasporto. Per il prossimo passo significativo in questa direzione non sarà necessario, però, attendere la fine dell’anno. Nuove e importanti risposte sul futuro arriveranno a partire da questo mese. Da novembre, infatti, diventa operativa la sezione del database dell’Albo consultabile dai committenti: dopo aver completato la fase di verifica delle imprese ora anche i committenti potranno accedere alla nuova banca dati che riunisce le informazioni sulla regolarità di chi opera nel settore, perché un settore ricondotto al rispetto delle norme è un settore più sano e con maggiori potenzialità.

da Tir 185/novembre