Il momento del cambiamento

Pubblicato il 21/7/2014 in Cronache, Editoriali

Il momento del cambiamento

Un accenno di ripresa che fa ben sperare nel futuro, la consapevolezza – ormai diffusa – che quello dell’autotrasporto è un settore che in Italia deve cambiare, la rinascita del Comitato Centrale, il rinnovo degli organi in alcune organizzazioni dicategoria, che hanno visto tra l’altro l’arrivo di numerosi giovani negli organismi esecutivi o di presidenza. Sono questi gli elementi che fanno ben sperare in una stagione di trasformazioni.Lo chiede un mercato che non vuole (solo) parlare lingue straniere, sia che si tratti di piazzali o uffici dirigenziali delle imprese, lo chiede un Paese che è sempre più convinto – grazie anche all’attenta politica sulla comunicazione portata avanti fino ad oggi su molti livelli – che il trasporto e la logistica siano il nerbo portante di questa economia che fragilmente tenta la ripresa. Ma lo vogliono soprattutto le imprese di autotrasporto, impegnate in questi mesi a combattere una durissima battaglia contro il cabotaggio abusivo e contro l’aumento dei costi, spesso per la mera sopravvivenza. La notizia, riportata su questo numero di TIR, dell’aumento dei controlli su strada nel primo quadrimestre di quest’anno, aumento percentuale a due cifre sui veicoli stranieri, se da un lato è un segnale che si aspettava, dall’altro non risolve né attenua sensibilmente il problema del cabotaggio. L’ipotesi di agire sull’inversione dell’onere della prova, ormai condivisa praticamente a tutti i livelli associativi e politici, come hanno sottolineato anche le recenti interviste rilasciate alla nostra testata dalle massime cariche politiche e amministrative, è sicuramente una soluzione interessante che potrebbe scoraggiare il fenomeno. Un fenomeno che evidentemente non è solo italiano se nelle ultime settimane gran parte dei Paesi europei ha alzato barricate altissime con norme e inasprimenti di sanzioni. In un’Europa che sembrava andare nella direzione opposta, con la richiesta di liberalizzazione completa del cabotaggio, il documento elaborato dal Consiglio dei ministri dei Trasporti ha invece prodotto un brusco stop a questa tendenza, legittimando così i tanti interventi contro il cabotaggio abusivo di cui vi diamo conto nella rubrica Europa.Attenzione puntata anche sulla regolarità del mercato in Italia e sulla lotta all’abusivismo locale, contro il quale dovrà invece agire il nuovo Albo degli Autotrasportatori in forza dei suoi nuovi compiti. Intanto sono in dirittura di arrivo i decreti su formazione e investimenti, frutto dell’ultimo confronto tra le associazioni di categoria e il Governo. Un’altra testimonianza di come il confronto e la concertazione tra mondo associativo e rappresentanza pubblica abbia ancora qualcosa da dire.

da Tir n. 173/luglio